E’ una questione soprattutto di mentalità. Perdonate il piccolo prologo filosofico, ma è bene analizzare un attimo la mentalità (purtroppo un po’ ristretta) dell’italiano medio. Spesso un’attenzione meticolosa al risparmio è considerata come una forma patologica di ingiustificata avarizia: troppo spesso l’abitudine di spegnere un interruttore piuttosto che lasciarlo acceso inutilmente è considerata un inutile spreco di tempo, un gesto troppo grande per un vantaggio troppo piccolo, generando nell’opinione pubblica quasi una forma di tenerezza. Ebbene, è proprio questa mentalità, almeno macroscopicamente, a danneggiare l’intero sistema: ogni persona dovrebbe invece sentirsi in colpa quando si sta sprecando anche un solo millesimo di watt, conscio del fatto che nessuna energia è infinita e che l’abitudine alla parsimonia e alle battaglie agli sprechi è un passo che, in breve tempo, si trasforma in guadagno e miglioramento della vita. Detto questo, pensate all’enorme responsabilità che ogni piccolo Comune ha nei confronti dei suoi cittadini e dell’ecosistema intero: quell’interruttore se moltiplicato per 1000 diventerà uno spreco di energie e di denaro pubblico che dannaggerà un sistema di persone intero. L’approssimazione non servirà a nulla, non si risparmierà tempo dal momento che il problema non viene risolto ma solo posticipato a un’eterna data da destinarsi, causando soltanto sperpero di denaro pubblico e di energie. Detto questo, pensate a un piccolo particolare: provate a immaginare quanta differenza possa esistere tra un calcolo mirato dei consumi e una quantità stimata per grandi linee: la differenza è infinita. Certo, perché qualunque sia il coefficiente dato dalla differenza tra consumo mirato e consumo stimato, se moltiplicato tra tutti i comuni italiani, diventerà un numero altissimo che danneggerà la nazione intera. Sarebbe bene per ogni Comune lasciare la mera stima del conteggio dei consumi soltanto nei rari casi in cun un calcolo mirato non avrebbe alcun senso: di contro, liddove il calcolo stimato è stato fatto soltanto perché si trova noioso dare con precisione un numero mensile, bisognerebbe invece cominciare a seguire meticolosamente i consumi e tentare di risanare al più presto ogni possibile spreco di energia: vi stupirà scoprire il numero esatto di soldi sperperati inutilmente negli ultimi anni.